"Ogni anno, quando la bella stagione non ci permette di infilare gli sci ai piedi, noi del Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi cerchiamo di svolgere attività collaterali sempre nuove e coinvolgenti. Così quest'anno abbiamo pensato: perché non il rafting? Naturalmente la risposta di ciechi e guide è stata subito di grande entusiasmo e partecipazione, d'altra parte non ci si poteva aspettare diversamente dal primo gruppo di sciatori ciechi nato in Italia!
Sabato 13 settembre ci siamo quindi recati pieni di aspettative e curiosità al Centro Canoa Rafting Monrosa dove siamo stati accolti dallo staff con grande cordialità. Personalmente non ero mai salito su un gommone di rafting e confesso che la cosa mi intimoriva anche un pò; in più l'utilizzo di quell'attrezzatura ingombrante (muta, salvagente e giacca) e la consapevolezza dell'acqua gelata del Sesia non facevano altro che accrescere il mio disagio. Tuttavia, appena Piero ha iniziato a spiegarci come salire sul gommone, come tenere in mano la pagaia "senza lasciare mai l’oliva" e a come sederci in sicurezza, mi sono sentito subito più rilassato.
Abbiamo creato 6 equipaggi composti da 3 vedenti e 3 non vedenti, ciascuno con la propria Guida, e io sono capitato proprio nel gommone di Piero! Dopo esserci disposti sul gommone in modo da bilanciare il peso, abbiamo iniziato a pagaiare e a prendere dimestichezza col fiume. La cosa più difficile in questa fase era coordinarci per pagaiare a tempo, ma grazie alle Guide che ci davano il ritmo, abbiamo trovato subito una sorta di sintonia.
A un certo punto abbiamo affrontato la prima rapida: le Guide ci hanno spiegato come sederci all'interno del gommone in modo da evitare l'impatto con eventuali sassi e abbiamo iniziato a scendere; ovviamente stavamo per incagliarci ma per fortuna l'esperienza delle Guide ci ha permesso di uscirne indenni. Quando sembrava che il rafting fosse lo sport adatto a noi, ecco che è giunto il tanto temuto momento: il bagno nel Sesia! Siccome le cadute in acqua sono molto frequenti nel rafting, abbiamo provato a immergerci nel fiume, cercando di seguire la corrente con i piedi. A questo punto le nostre Guide dovevano raggiungerci, agganciarci con una corda e simulare un salvataggio. Il contatto con l'acqua gelata non è stato piacevole, ma la presenza della muta e il fatto che i piedi si erano già abituati alla temperatura dell'acqua ha attutito il trauma.
A questo punto tutti eravamo ben svegli e a nostro agio sui gommoni e pronti per dar vita ad una serie di divertenti gare tra gli equipaggi. Il tempo di scendere dai gommoni però è arrivato troppo presto, ma nessuno sapeva che il momento più difficile non fosse quello del rafting... ma piuttosto risalire il fiume con i gommoni in mano e superando una serie di ostacoli impervi come massi, piante rampicanti, terreno sconnesso e chi più ne ha più ne metta.
La giornata si è conclusa con una megagrigliata, per non perdere quello spirito goliardico che da sempre è la peculiarità del nostro gruppo! Alla fine di questa giornata, eravamo tutti molto soddisfatti per aver vissuto questa esperienza così emozionante. A nome del gruppo ci terrei a ringraziare Piero e tutto lo staff del MonrosaTEAM che, nonostante non avesse mai introdotto al rafting persone non vedenti, si è dimostrato subito molto disponibile e desideroso di farci divertire. Speriamo che in futuro si possa replicare, magari azzardandoci a provare rapide sempre più complesse!".
Samuele Frasson,
Consigliere Gruppo Verbanese Sciatori Ciechi